Monumenti

Senza dubbio, il cuore della città, è la Piazza dell’Unità d’Italia, inizialmente conosciuta come Piazza San Pietro per la presenza di una chiesetta, divenuta poi Piazza Grande e infine, appunto Piazza dell’Unità, che si estende vicino al lungomare. È la piazza principale della città circondata da edifici in stile neoclassico del XVII e XVIII secolo. All’entrata della Piazza sorge il Municipio, con una torre sormontata da un campanile. Vi è anche una colonna con la statua di Carlo VI Enrico e la Fontana dei Quattro continenti. Le sue figure sono un allegoria dei quattro continenti conosciuti a quell’epoca in Europa (Europa, Asia, Africa e America). Il ricorso a figure “straniere” non piaceva tanto a Mussolini e, pertanto, in occasione della sua visita nella città nel 1938, il monumento venne rimosso. Vicino alla Piazza si trova il Molo Audace, il cui nome deriva dal nome della prima nave che riuscì ad entrare nel porto dopo la prima Guerra Mondiale e l’annessione all’Italia. Sul molo è possibile vedere la rosa dei venti realizzata in bronzo ottenuto dalla fusione di una nave austriaca dalla Marina Italiana. All’uscita della Piazza c’è l’Acquario Marino (aperto da martedì a domenica 9.00- 19.00 e d’inverno 8.30 – 13.30) che è caratterizzato da una grande varietà di pesci e altre creature di provenienza Adriatica.

Piazza dell’Unità

Non lontano dalla Piazza si trova il teatro, ispirato alla Scala di Milano, e il Canal Grande che si unisce con il mare con le barche a vela ormeggiate che danno un aspetto molto pittoresco. Dietro il Municipio iniziano le stradine strette e tortuose della Città Vecchia.

Ai tempi antichi risale il Teatro Romano, costruito nel periodo del regno dell’Imperatore Traiano, ai piedi della collina San Giusto, dove si può godere una suggestiva vista sul mare. Il teatro venne scoperto nel 1930 nel corso della ricostruzione della città. Dopo la caduta dell’Impero Romano molti anfiteatri pian piano andavano nell’oblio e venivano sepolti come questo di Trieste. Fino ai tempi odierni ne pervenne soltanto un frammento in legno e pietra. Tuttavia, avendo visto i resti del teatro si può salire le scale per raggiungere più in su la Cattedrale San Giusto, la chiesa più importante di Trieste che, in effetti, è il risultato di una fusione della Chiesa di Santa Maria Assunta e quella dedicata a San Giusto avvenuta nel XIV secolo. Girando San Giusto, vale la pena di salire fino in cima dove sorge un castello veneziano del XIV secolo e dove si trova una terrazza di osservazione dove si può godere di un panorama spettacolare della città e del porto. È anche un luogo bellissimo di incontri soprattutto la sera dove in lontananza si vede Venezia illuminata o il porto sloveno di Capodistria.

Cattedrale San Giusto

Inoltre, nelle mura del Castello si trova il Museo di Castello di San Giusto (aperto lunedì – domenica nelle fasce orarie 9.00- 13.00 , a pagamento) che ospita la collezione delle vecchie armi nonché una piccola collezione d’arte. Scendendo poi dalla collina, si può passare per il Civico Museo di Storia ed Arte che accoglie diverse tracce degli invasori e abitanti della regione.

Passando per le strade di pietra a Trieste, si incontrano anche alcuni monumenti sacrali. Questi edifici riflettono bene la storia della città che per tanto tempo viveva al confine dei due mondi – quello latino e slavo – di conseguenza sono i templi di diverse religioni. La Chiesa più famosa e la più antica è la Basilica di San Silvestro risalente all’XI secolo, attualmente una chiesa evangelica. Essendoci vale la pena di far attenzione al battistero e un tavolo di marmo che raffigura il Cenacolo nonché il crocifisso di ferro battuto.

A sette chilometri da Trieste, vicino ad una città di Barcola, è situato su un promontorio roccioso di fronte al mare, il Castello Miramare, circondato da immensi e ampi spazi verdi. Senza dubbio è un punto obbligatorio da vedere. Il Castello fu realizzato nel XIX su richiesta dell’Arciduca Ferdinando Massimiliano d’Asburgo e doveva essere la dimora per lui e la sua consorte Carlotta del Belgio. In effetti, il castello non divenne mai il nido d’amore per la coppia reale in quanto l’arciduca fu colpito da morte prematura e venne fucilato in Messico, mentre la moglie perse il senno della ragione a seguito della perdita. Vi trascorse alcuni anni fino a quando fu finalmente trasferita nel Belgio. Esiste una leggenda, secondo la quale chi decidesse di passare una notte nel castello, finirà male la sua vita. Tuttavia, il castello, per il suo stile ecclettico e la sua posizione pittoresca (affacciandosi sul mare) è frequentato ogni anno da tanti turisti. Il primo piano del castello ospita le camere di Massimiliano e Carlotta che rimasero praticamente intatte dai tempi della loro regia. Il posto è circondato da una vegetazione lussureggiante che ospita numerose staute e stagni. È possibile vedere anche le Serre e l’Orto Botanico. Il castello è aperto al Pubblico dalle 7.00 alle 19.00. Il Castello è visitato non solo dai turisti ma anche dagli abitanti della zona che vengono qui per fare una passeggiata, correre o prendere un po’ di sole. Il luogo fu anche oggetto di una poesia di Giosuè Carducci “Nido d’amore costruito in vano” che descrive così il castello nell’omonima poesia.

Infine, mentre si è a Trieste, è una buona idea fare un breve viaggio in tram in una città di Opicina. Il Tram di Opicina da più di 110 anni sferraglia per il centro di Trieste, parte dalla piazza di Oberdam e raggiunge l’altezza di 348 metri sulle alture del Carso. Il viaggio permette di vedere alcuni punti panoramici e attraversa la parte più verde di Trieste. E consigliabile scendere un po’ prima del capolinea di Opicina per godersi la vista sull’adriatico veduto dall’alto.