Cosa vedere – Città

Udine

La città conosciuta nel mondo degli appassionati del calcio in quanto da qui proviene la famosa squadra Udinese Calcio. La città possiede uno snodo comunicativo importante. Vi passa l’autostrada A23 comunemente chiamata Alpe – Adria, grazie alla quale a nord si raggiunge facilmente Austria e a sud Venezia, Trieste e altre città. La città stessa non possiede un aeroporto, tuttavia quello più vicino situato a Tireste – Ronchi dei Legionari dista solo 40 km e con l’autostrada è raggiungibile in soli 30 minuti.

Artegna Udine

Dal punto di vista turistico, Udine gode di un suo stile particolare. Dappertutto si vedono le tracce del dominio veneziano. Il famosissimo Castello risalente al XVI secolo, che sovrasta la città, nel passato fungeva dalla residenza dei governatori veneziani. Attualmente ospita i musei: la galleria d’arte antica, il museo archeologico e il museo dl risorgimento. La parte più importante del Castello è il Salone del Parlamento con numerosi affreschi e il soffitto a cassettoni con dipinti. Per facilitare di raggiungere il Castello, da Piazza Libertà è disponibile il servizio di trasporto in navetta – bus gratuito, di andata e ritorno, attivo il sabato, la domenica e giorni festivi infrasettimanali:

  • dalle 10.30 alle 12.30
  • dalle 15.30 alle 18.30 (orario estivo) – ultima corsa 18.15
  • dalle 14.30 alle 16.30 (orario invernale) – ultima corsa 16.15

Ai piedi del castello, sono situati edifici imponenti, tra cui il Porticato di San Giovanni, costruito nel 1523 e Loggia da Lionello, il Municipio del XV secolo. In questo ultimo si nota l’influsso veneziano: messi a strati i mattoni bianchi e rosa, archi e finestre ogivali. Proprio qui, Tiepolo, il rinomato pittore veneziano dell’epoca barocca, creò alcune delle sue opere. Nel Duomo addobbò tre cappelle con ornamenti di colore oro e rosa.

Gorizia

Una città di confine. Passando per le vie della città si sente parlare sia l’italiano che lo sloveno. In effetti molti abitanti sono bilingue o hanno famiglie di origine slovena. Essendo una città di frontiera, è facile immaginare che fu il teatro di diversi eventi storici. Si notano inoltre i flussi dei popoli provenienti dagli stati vicini.

La zona è stata uno dei principali fronti nel Primo Conflitto Mondiale. Infatti, soprattutto in montagna si trovano molte fortificazioni militari, il segno tangibile della guerra che venne combattuta.

Castello di Gorizia

Proprio a Gorizia si trova uno dei più importanti musei dedicato alla Prima Guerra Mondiale. Il Museo della Grande Guerra, si trova nel Borgo Castello, nucleo storico della città e appartiene al complesso dei Musei Provinciali. Il Museo si sviluppa nei sotterranei delle due case cinquecentesche Dornberg e Tasso. Le nove stanze che sono a disposizione dei turisti permettono di scoprire oggetti, cimeli, divise dei soldati, oggetti personali, documenti, medaglie: tutti oggetti autentici ritrovati in loco. All’ingresso si trova un campo minato, un monito per le generazioni future per ricordare quanto male ha fatto il conflitto mondiale provocando la morte di milioni di vittime. Un’esperienza particolarmente intensa è offerta dalla trincea, una sala che in modo autentico ricostruisce l’ambiente che c’era in guerra con spari e diversi rumori realistici che permette di vivere ciò che faceva da pane quotidiano dei soldati.

Oltre al Museo, il luogo d’obbligo nella città di Gorizia è il Castello, situato sull’altura che sovrasta la località che consente di godere il bel panorama della città e della zona circostante. Il castello che risale all’XI secolo non mantenne il suo aspetto orginale bensì fu modificato, a più riprese. Tuttavia le opere di ricostruzione, avviate negli anni Trenta ripristinano pian piano quell’affascinate aria medioevale.

Triste

La città più importante in quanto la capitale della regione. È il comune più popolato e cosmopolita della regione e fa da ponte tra l’Europa occidentale e centro – meridionale. Trovandosi a Trieste la cosa che si può notare è che la gloria austriaco – ungarica che caratterizò il luogo nel XIX secolo non è mai finita. Il fatto che la città fu governata dall’impero austriaco per quasi mezzo millennio ha avuto un forte impatto su di essa, ne ha lasciato una forte impronta. Infatti, la lingua tedsca è ancora oggi parlata da molti abitanti e molti ritengono che la città è più simile a Vienna che a Venezia e di conseguenza la chiamano piccola Vienna sul mare.

Castello di Miramare Trieste

Città dei personaggi

La città all’epoca attirava i personaggi famosi. Tra di loro possiamo citare Sigmund Freud. Le sue tracce non ne sono rimaste molte, tuttavia è ben noto che alcune volte visitò la ciità.
Il personaggio – visitatore più conosciuto è invece James Joyce. Arrivò a Trieste nel marzo 1905. Tuttavia, non apparteneva ai cittadini più rispettabili – costantemente in debito, spesso ubriaco, incline alle avventure nei teatri – ma proprio Trieste fu la sua casa per 10 anni. Vivendoci, finì il libro “Dubliners”, compì la bozza finale del progetto “Il ritratto di un artista” e prese l’idea di scrivere il suo famosissimo “:Ulisse”.
Attualmente, è possibile vedere nella città la statua bronzea dello scrittore realizzata dallo scultore triestino Nino Spagnoli, collocata al Ponte Rosso sul Canal Grande. Ai piedi della stauta vi è una targa che riporta una citazione, presa da una lettera scritta alla moglie Nora, che testimonia e sottolinea il forte legame di Joyce con la città –“… la mia anima è a Trieste.”

Città del caffè

Un prodotto di punta, particolarmente associato a Trieste, è il caffè. Pertanto viene spesso denominata come “città del caffè”. Molte imprese operano nel settore in questione e si piazzano ad alto livello. Il porto di Trieste per molto tempo svolgeva il ruolo importantissimo per il commercio del caffè per l’Italia. Il famosissimo imprenditore del caffè, Francesco Illy, fondò a Trieste nel 1933 l’azienda e inventò la prima macchina del caffè – Illetta – la prima macchina per espresso. Il caffè andava pari passo con la letteratura, per cui numerosi sono i caffè letterali, locali dal fascino retrò , frequentati in passato dai personaggi come già citato Joyce, oppure Svevo o Saba e Stendhal. In alcuni di essi, nulla è cambiato da quando venivano frequentati da questi personaggi, per cui sono una vera e propria attrattiva. Fare una pausa caffè in uno di questi locali, tra cui Caffè San Marco, Caffè Pirona e il più famoso Caffè degli Specchi come simbolo della belle èpoque, è obbligatorio durante il soggiorno nella città.


Il porto di Trieste